Crupina Vulgaris

Palazzolo Acreide
Foto della pianta
Disegno della pianta
Nome scientifico
Crupina Vulgaris
Nome comune
Crupina comune
Specie
C. Vulgaris
Famiglia
Asteraceae
Fioritura
da Maggio a Giugno
Luogo
Europa, Asia, Nord Africa

Descrizione

La Crupinavulgaris è una pianta invernale annua da fiore appartenente alla famiglia delle Asteraceae. È anche comunemente nota come  crupina comune, barbuta-rampicante, falsa sega  e scabbia stellata, spesso considerata erba nociva.

Produce uno stelo sottile che raggiunge circa i 120 cm in altezza. Lo stelo increspato ha molti rami ed è frondoso alla base. Le foglie basali sono intere, dentate o divise, con superfici ruvide e bordi ispidi. In genere appassiscono con la fioritura. Le foglie più alte sul gambo sono lunghe fino a 3,5 centimetri e sono divise in lobi stretti con bordi ispidi. La testa è snella e lunga circa 1 o 2 centimetri. Contiene fino a 5 fiori, di solito solo uno dei quali è fertile. 

Ha una corolla viola. Produce un frutto abbastanza grande, lungo fino a 1,6 centimetri compreso il suo corpo a forma di botte e il suo rivestimento esterno coperto di setole nere o marroni. 

Una pianta in media produce circa 130 frutti.

I capolini spesso cadono dalla pianta dopo che i semi maturano; ciascuno contiene un frutto, o occasionalmente due. I semi cadono e vengono dispersi dal vento o dal passaggio del bestiame; possono essere dispersi a distanze maggiori quando galleggiano sull'acqua o trasportati da roditori, uccelli o esseri.  I semi possono passare indenni attraverso le viscere della maggior parte degli animali, ad eccezione delle pecore. I cotiledoni della piantina sono di un rosso brillante con sfumature ai margini rosso-violacee.

Storia

Il nome generico è di etimologia incerta, quello specifico deriva invece dal latino ‘’vulgus’’ (volgo) e significa ‘’ comune, diffuso, frequente’’.

Caratteristiche

La pianta può crescere esposta a un’ampia gamma di temperature, livelli d’umidità, tipi di suolo e habitat diversi, compresi campi, pascoli, bordi stradali, ferrovie e discariche. Non è una pianta invasiva di per sé, ma nelle zone in cui si è meglio adattata e diffusa può influenzare negativamente la flora nativa, ridurre la qualità del foraggio e facilitare l’erosione del suolo. La maggior parte degli animali non la gradisce e consuma quindi la vegetazione circostante, permettendo così alla crupina di proliferare indisturbata. Tuttavia capre e pecore se ne cibano senza alcun problema.

Note bibliograiche

Garnatje, T., et al. (2002). Multiple introductions from the Iberian peninsula are responsible for invasion of Crupina vulgaris in western North America. New Phytologist 154(2), 419-28.