Carpobrotus Edulis

Siracusa
Foto della pianta
Disegno della pianta
Nome scientifico
Carpobrotus Edulis
Nome comune
Fico degli Ottentotti
Specie
C. edulis
Famiglia
Aizoaceae
Fioritura
da Marzo a Luglio
Luogo
Mediterraneo, Sudafrica

Descrizione

I Carpobrotus sono un genere di piante appartenenti alla famiglia delle Aizoaceae, provenienti dall'Africa meridionale. Volgarmente indicato come fico degli Ottentotti, è conosciuto in Italia anche con il nome di "unghia di strega”. È una pianta perenne che forma cespugli prostrato-ascendenti molto ramificati, fra i più grandi tra le Aizoaceae. L'abbondante fioritura produce grandi fiori gialli, viola e bianchi; i frutti sono eduli. È alta 15 - 20 centimetri, si propaga spontaneamente formando dei tappeti erbosi; coltivata si presta a decorare intere pareti rocciose. In base alla, più o meno prolungata, esposizione alla luce solare possono presentare una colorazione rossiccia in prossimità dei bordi.

Storia

In Sudafrica furono i coloni, vedendo le popolazioni del luogo (i Khoi) cibarsi dei frutti come se fossero fichi, a denominarlo "Fico degli Ottentotti" nel XV secolo. Facendo riferimento alla zona di origine è altrimenti conosciuta come fico acido o fico del Capo. In Sicilia, dove è diffuso in diverse zone della costa sud-occidentale, è anche conosciuto come varva di monacu (barba di monaco). 

Nell’antichità, il Carpobrotus Edulis veniva chiamato La Sorcière, cioè La Strega, per le sue innumerevoli proprietà terapeutiche. Le etnie dell’Africa sudoccidentale (Boscimani, Berberi e Ottentotti) lo usano da centinaia di anni come rimedio naturale per il benessere fisico, nonché come alimento dalle potenti proprietà digestive e antisettiche.

Caratteristiche

Il Carpobrotus Edulis si riproduce sia sessualmente che asessualmente. I fiori sono ad impollinazione entomocora e diversi organismi si nutrono dei suoi frutti, contribuendo così alla dispersione dei semi e alla diffusione della pianta. Data la sua elevata adattabilità e capacità di riprodursi in modo vegetativo, nei luoghi in cui viene introdotta, può facilmente diventare una pianta infestante, dannosa per le specie vegetali autoctone, con cui entra in competizione per lo spazio. Altre caratteristiche sono le corolle che si dischiudono durante le ore più assolate della giornata.  

Il liquido estratto dalle foglie è utilizzato come lenitivo per arrossature, irritazioni cutanee e scottature solari. Presente allo stato spontaneo in prossimità delle coste, è efficace come antidolorifico e disinfiammante contro le lesioni provocate dagli attacchi delle meduse e lenitivo contro le punture d'insetti; queste proprietà le sono valse il titolo di ‘’pianta di primo soccorso’’. Secondo la credenza popolare, spalmarlo sul capo dei neonati serviva a renderli forti e vigorosi.

Miti, leggende e simboli

Nel linguaggio dei fiori e delle piante, per via del suo sviluppo strisciante, simboleggia l’ozio e la pigrizia.