Tardo Barocco

Tardo Barocco

Title: Palazzo Napolino Tommasi Rosso

Palazzo Napolino Tommasi Rosso

Descrizione

La facciata comprende un portale d’ingresso, dove le colonne lasciano scendere ai lati degli eleganti tendaggi scolpiti nella pietra e la bocca di due leoni. 

Sopra il portale si trova un balcone in ferro battuto sorretto da mensole decorate con mascheroni.

Title: Palazzo Ventimiglia, La Rocca dei Vasi

Palazzo Ventimiglia, La Rocca dei Vasi

Descrizione

Il palazzo, costruito nel Settecento, è uno dei più noti edifici privati della città. 

Dimora di Benedetto Ventimiglia, uno dei più grandi artisti catalani della maiolica, il palazzo presenta una scenografica balconata e un portale finemente decorato in ceramica policroma invetriata, forse disegnata da Natale Bonajuto ma realizzata dallo stesso proprietario della casa.

Riferimenti botanici

Decorazione della balconata con maioliche floreali.

Title: Chiesa della Badia di Sant'Agata

Chiesa della Badia di Sant'Agata

Descrizione

La Badia di Sant’Agata è una delle maggiori espressioni del tardo-barocco siciliano, nella quale l’architetto settecentesco realizza, nella pianta centrale, una soluzione spaziale dall’ampio respiro, con chiari riferimenti alle soluzioni architettoniche sperimentate a Roma ad opera di Borromini e di altri artisti. L’impianto planimetrico della chiesa è a pianta centrale con accentuazione dell’asse longitudinale rispetto a quello trasversale. La predominanza spaziale dell’ambiente circolare centrale è accentuata dallo slancio verticale della cupola. Le note cromatiche presenti sono quelle degli altari in marmo giallo di Castronovo e delle statue di stucco marmoreo poste sopra ogni altarino che raffigurano Sant’Agata con due puttini, nell’altare maggiore, e Sant’Euplio, San Giuseppe, l’Immacolata Concezione e San Benedetto negli altri quattro, tutte opere di Giovan Battista Marino.

Title: Santuario Santa Maria della Stella

Santuario Santa Maria della Stella

Descrizione

L'aspetto architettonico della Chiesa ripercorre quello delle chiese a volume retto, caratterizzato da grandi volute di raccordo e timpano conclusivo. 

Nelle decorazioni vistose delle cornici, del portale, dei capitelli e delle paraste, si esprime l’originalità e la fantasia dello stile tardo-barocco della Val di Noto.

Riferimenti storici

La Chiesa di S. Maria della Stella venne ubicata alla periferia Est dell’antico centro abitato. 

La scelta di questo sito non fu casuale, perché vicino si trovava già uno dei luoghi di culto più antichi di Militello, ossia quello conosciuto come cripta dello Spirito Santo, una cappella ipogea riconducibile al periodo tardo-antico e proto-bizantino, connessa all’abitato rupestre dell’antico casale. I Normanni vollero stabilire una relazione di continuità tra il luogo di culto più antico di Militello e la Chiesa di S. Maria. 

Anche sulla Chiesa di S. Maria della Stella venne esercitato dai re di Sicilia e dai signori di Militello  il diritto di Regio Patronato, per il quale spettava direttamente al sovrano la nomina dei parroci, come anche la cura dell’edificio e la sua amministrazione. Dopo il terremoto, la parrocchia trovò una sede provvisoria presso la Chiesa di S. Pietro, mentre i lavori di costruzione della Chiesa proseguirono per circa un ventennio. Fu sotto il parroco don Bartolomeo Calabrò, nel 1741, che venne consacrata e aperta al culto la nuova Chiesa, completa con i primi due ordini della facciata, della navata centrale e delle cinque cappelle, mentre il terzo ordine della facciata fu completato nel 1765, e la torre campanaria nel 1815.

Iconografia

Nella Chiesa era esposta un’icona della Vergine col Bambino, raffigurata con le tre stelle dell’iconografia bizantina: due sul petto e una sulla fronte, simbolo della triplice verginità di Maria (prima, durante e dopo il parto).

Successivamente nominata della Stella, in riferimento sia a uno dei simboli biblici di Cristo che a uno dei titoli della tradizione mariana.

Title: Chiesa Madre di San Nicolò e del S.S. Salvatore

Chiesa Madre di San Nicolò e del S.S. Salvatore

Descrizione

L'esterno della chiesa è a prospetto tardo-barocco, scandito da otto grandi paraste con alti basamenti e capitelli corinzi. Il portale centrale presenta colonne binate e timpano ad arco spezzato e le due porte laterali sono sormontate da finestre a rosone. 

L'interno della chiesa è a croce latina e presenta tre navate divise da cinque arcate, sorrette da dodici pilastri con capitelli ionici, decorate da raffinati stucchi settecenteschi, e nei pennacchi della cupola ci sono le statue dei quattro evangelisti. Gli affreschi presenti nella volta e nell'abside raffigurano scene della vita di San Nicola e i Misteri gloriosi di Gesù.

Riferimenti storici

L'origine della Chiesa Madre di Militello in Val di Catania risale addirittura al tempo della dominazione bizantina in Sicilia. Si deduce che questa Chiesa Madre dedicata a San Nicolò esisteva a Militello prima del IX secolo d.C, e nel corso dei secoli successivi, la fabbrica della Chiesa venne sempre più ampliata fino all’edificazione del campanile, dove i lavori ebbero inizio nei primi anni ’50 del XVIII sec. Ma con il violento terremoto dell’11 Gennaio 1693 la chiesa si ridusse ad un immenso cumulo di macerie, perciò venne successivamente restaurata e venne aggiunto il finestrone nel 1755, concludendo i lavori nel decennio in corso. 

La realizzazione della meravigliosa Sacra del SS. Salvatore venne eseguita nel 1818 dallo scultore palermitano Girolamo Bagnasco su interessamento delle nobili e potenti famiglie militellesi dei Majorana, della Nicchiara e dei Rejna, mentre il fercolo dello stesso simulacro venne creato nel 1842 dal ragusano Domenico Leone.

Iconografia

Nei documenti di carattere religioso, il più antico si rileva nel "De Veteribus Recentioribusque rebus Siculis" dello storico Santo Policastro, con la citazione del passaggio in città, nel 1085, del gran Conte Ruggero d’Altavilla, il quale, per la speciale devozione professata verso S. Nicolò, riconsacra la chiesa come la “maggiore”.

Title: Palazzo Caruso (Judica–Cafici)

Palazzo Caruso (Judica–Cafici)

Descrizione

La sua forma rettangolare, inquadrata da due pilastri, conferisce all’edificio una certa sobrietà spezzata dalle forme armoniose del portale d’ingresso, di forma arcuata ed inquadrato da un corpo a gradoni, accanto al quale vi sono quattro aperture di forma rettangolare con finestrone superiore. I mensoloni, presentano pregevoli figure antropomorfe scolpite in bassorilievo, raffiguranti mascheroni grotteschi, volti di bambini e teste di animali mitologici. 

Lo stile architettonico del palazzo risente di un tardo influsso barocco. 

L’interno presenta ariose stanze decorate con stucchi policromi e ammobiliate con mobili d’epoca. 

Riferimenti storici

Ad adornare alcuni dei mensoloni, oltre ai volti antropomorfi, vi sono incise figure mitologiche e simboliche, quali grifoni, serpenti e volatili di vario tipo.

Note bibliografiche

‘’Guida d’Italia’’ - SiciliaTouring Club Italiano