Descrizione
La Cattedrale di Sant’Agata fu edificata in onore della santa patrona della città e fu costruita sui resti delle Terme Achilliane, delle strutture termali risalenti al IV-V secolo e situate sotto Piazza del Duomo. All’entrata si trova un corridoio con volta a botte, ricavato nell’intercapedine tra le strutture romane e le fondamenta della Cattedrale di Sant’Agata, ed all’interno è costituita da tre navate, adornate da opere pittoriche, e ai suoi lati si trovano le statue di San Giovanni e della Madonna Addolorata. Il portone principale è costituito da 32 formelle finemente scolpite, illustranti episodi della vita e del martirio di Sant’Agata, con stemmi di diversi Papi e simboli della cristianità, mentre ai lati della porta si trovano le statue di San Pietro e di San Paolo. Di fronte all’altare è stata collocata la tomba di Vincenzo Bellini, musicista catanese di rinomato prestigio.
Il campanile risale al 1387 e ha un’altezza superiore ai 70 metri.
Riferimenti storici
Nel 1232 la città di Catania ed altre città siciliane parteciparono ad una rivolta contro gli Svevi, tuttavia Federico II di Svevia, re di Sicilia, per punire i rivoltosi, minacciò di uccidere tutti gli abitanti e di radere al suolo la città. Subito dopo si pentì e invalidò l’ordine, poiché assistendo ad una messa in cattedrale lesse una frase miracolosamente comparsa sul suo libro: “non offendere la patria di Sant’Agata, poiché è vendicatrice dei misfatti”.
Iconografia
Nel 1520 Sebastiano del Piombo raffigura il Martirio di sant’Agata: nell’opera, conservata a Palazzo Pitti, compare la Santa accompagnata dai suoi carnefici. Questi, attraverso grosse tenaglie, sono colti nell’atto di recidere le mammelle, mentre sullo sfondo si prepara il supplizio dei carboni ardenti.