Descrizione
Il palazzo venne edificato dalla famiglia Nicastro, nella prima metà del XVIII secolo.
Il prospetto principale si affaccia su una piazzetta in cui confluiscono due diramazioni della lunga scalinata. Il balcone è sorretto da cinque enormi mensole di stile ancora seicentesco, che disegnano tre grandi volute, dietro la ringhiera in ferro battuto. L'apertura è incorniciata da due lesene, con volti di cherubini e sormontata da un timpano dalle linee spezzate. Il sottostante portale d'ingresso, probabilmente costruita in epoca successiva, con le sue linee fortemente aggettanti fuoriesce dallo spazio scandito dalle due lesene laterali. Il prospetto laterale, anch'esso delimitato da alte lesene, ospita due finestroni raccordati con una cornice mistilinea con i balconi del primo piano; questi sono di dimensione più contenute, rispetto alla tribuna principale ma ne ripetono il motivo seicentesco nelle mensole, a due sole volute.
Riferimenti storici
I Nicastro, presenti a Ragusa dal 1577 con Mariano Nicastro non partecipavano attivamente alla vita sociale tramite cariche elettive, né erano annoverati fra i nobili dell'antica Ragusa, solo dopo il matrimonio di Filippo Nicastro con la baronessa Giampiccolo la famiglia iniziò a partecipare alla vita pubblica. I Nicastro raggiunsero l'opulenza nel 1760, data che segnò non solo l'ultimazione del palazzo, ma anche il momento di massima contribuzione di censo.
Acquistata dal Comune nella seconda metà del XIX secolo, divenne sede della Cancelleria comunale e da essa ha preso il nome.