Descrizione
Sono piante frutici velenose della famiglia delle Solanacae; perenni e legnose, di tipo cespuglioso a foglie caduche, si sostengono ad altre piante a portamento sdraiato prostrato o rampicante. L'altezza varia dai 30 centimetri al metro e mezzo (massimo 2 - 3 metri). L'aspetto può essere sia glabro che peloso (peli semplici o ghiandolari).
Storia
Il binomio scientifico della pianta è stato definito nel 1753 da Linneo, biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi.
Il nome generico (Solanum) deriva da solanem (consolazione, conforto) e deriva dalle proprietà medicamentose e sedative di alcune specie di questo genere.
Il nome specifico (dulcamara) significa letteralmente “dolce-amaro” e richiama il sapore di alcune parti di questa pianta (i giovani rametti appena germogliati messi in bocca dapprima sono amari e poi dolci).
Caratteristiche
La Solanum dulcamara è impiegata da lungo tempo nel campo della medicina.
È un valido rimedio nel trattamento di forme di ipotermia e malattie da raffreddamento, oltre che dissenteria. Grazie all'azione riscaldante e disinfiammante, lenisce i disturbi reumatici, causati dalle mutazioni meteorologiche, in particolare quando il tempo cambia da umido a freddo.
In eccesso, paralizza il sistema nervoso, abbassa la temperatura, rallenta il ritmo cardiaco e la respirazione, provoca vertigini e convulsioni con effetti letali.