Descrizione
È un arbusto che può raggiungere altezze fino a 3 metri. Ha foglie pennate, lunghe 10-20 centimetri, con bordo seghettato. I fiori, di colore giallo-verdastro, sono riuniti in pannocchie. I frutti, drupe di colore rosso-bruno, sono velenosi se consumati freschi.
Storia
Un tempo dalla corteccia e dalle foglie della pianta si estraevano i tannini impiegati in tintoria e nel processo di concia delle pelli. Andando indietro nel tempo, risulta che anche Dioscoride ne conoscesse l’efficacia come antinfiammatorio, ma fu soprattutto il grande medico arabo Yuhanna ibn Masawaih, conosciuto come Mesue il Vecchio o Giovanni di Damasco, vissuto tra l’ottavo e il nono secolo d.C., a descriverne dettagliatamente le proprietà che fanno di questa spezia un toccasana per l’apparato gastro-intestinale, per abbassare la febbre e per combattere le infiammazioni.
Caratteristiche
I frutti, raccolti prima che giungano a maturazione e fatti essiccare, una volta tritati danno vita a una spezia dal sapore acidulo, simile al succo di limone, quasi sconosciuta in occidente ma particolarmente usata nella cucina mediorientale. Questa spezie ha un potere antiossidante tra i più elevati in assoluto, un indice di valore circa 73 volte più potente di una mela, che notoriamente viene considerata un ottimo antiossidante. Nei paesi mediorientali se ne prepara una bevanda acidula che si somministra per la cura dei lievi disturbi di stomaco.