Descrizione
La Crupinavulgaris è una pianta invernale annua da fiore appartenente alla famiglia delle Asteraceae. È anche comunemente nota come crupina comune, barbuta-rampicante, falsa sega e scabbia stellata, spesso considerata erba nociva.
Produce uno stelo sottile che raggiunge circa i 120 cm in altezza. Lo stelo increspato ha molti rami ed è frondoso alla base. Le foglie basali sono intere, dentate o divise, con superfici ruvide e bordi ispidi. In genere appassiscono con la fioritura. Le foglie più alte sul gambo sono lunghe fino a 3,5 centimetri e sono divise in lobi stretti con bordi ispidi. La testa è snella e lunga circa 1 o 2 centimetri. Contiene fino a 5 fiori, di solito solo uno dei quali è fertile.
Ha una corolla viola. Produce un frutto abbastanza grande, lungo fino a 1,6 centimetri compreso il suo corpo a forma di botte e il suo rivestimento esterno coperto di setole nere o marroni.
Una pianta in media produce circa 130 frutti.
I capolini spesso cadono dalla pianta dopo che i semi maturano; ciascuno contiene un frutto, o occasionalmente due. I semi cadono e vengono dispersi dal vento o dal passaggio del bestiame; possono essere dispersi a distanze maggiori quando galleggiano sull'acqua o trasportati da roditori, uccelli o esseri. I semi possono passare indenni attraverso le viscere della maggior parte degli animali, ad eccezione delle pecore. I cotiledoni della piantina sono di un rosso brillante con sfumature ai margini rosso-violacee.
Storia
Il nome generico è di etimologia incerta, quello specifico deriva invece dal latino ‘’vulgus’’ (volgo) e significa ‘’ comune, diffuso, frequente’’.
Caratteristiche
La pianta può crescere esposta a un’ampia gamma di temperature, livelli d’umidità, tipi di suolo e habitat diversi, compresi campi, pascoli, bordi stradali, ferrovie e discariche. Non è una pianta invasiva di per sé, ma nelle zone in cui si è meglio adattata e diffusa può influenzare negativamente la flora nativa, ridurre la qualità del foraggio e facilitare l’erosione del suolo. La maggior parte degli animali non la gradisce e consuma quindi la vegetazione circostante, permettendo così alla crupina di proliferare indisturbata. Tuttavia capre e pecore se ne cibano senza alcun problema.
Note bibliograiche
Garnatje, T., et al. (2002). Multiple introductions from the Iberian peninsula are responsible for invasion of Crupina vulgaris in western North America. New Phytologist 154(2), 419-28.