Descrizione
Pianta spontanea conosciuta coi nomi di Pancrazio o Giglio marino o Narciso marino, originaria della regione mediterranea, cresce anche in Italia nelle spiagge e nelle dune litorali, ed è talora coltivata nei giardini: ha un grosso bulbo, foglie basali lanceolate e spesso ritorte, il frutto è una capsula e contiene grandi semi neri.
I fiori, molto profumati, riuniti in ombrella terminale, di color bianco con una vistosa corona, anch'essa bianca, all'interno del perigonio.
Storia
Pancratium viene del greco pan, "tutto" e cratys, "potente" in allusione alle virtù medicinali.
Maritimum viene dal latino "mare", per via del suo habitat costiero.
Caratteristiche
È una pianta tossica per via di sostanze velenose quali alcaloidi e licorina.
Miti, leggende e simboli
Una leggenda narra che il Giglio di mare nacque dal latte perduto da Era mentre allattava Ercole. Parte del liquido divino schizzò in cielo generando la Via Lattea e parte cadde sulle spiagge generando i gigli.
Iconografia
Il nome ebraico per il fiore è khavatselet ha-Khof, strettamente legato alla rosa di Sharon (khavatselet ha-Sharon), menzionata nel Cantico dei Cantici. Dal momento che la pianta cresce sulla pianura di Sharon della costa del Mar Mediterraneo, si suppone che il passo biblico possa fare riferimento a questo fiore.