Barocco/Liberty

Barocco/Liberty

Title: Chiesa di Santa Chiara e Santa Rita

Chiesa di Santa Chiara e Santa Rita

Descrizione

La struttura attuale è stata costruita nel XVIII secolo su progetto di Rosario Gagliardi. Ha una forma circolare e presenta cinque lati retti e cinque lati curvi, dove si aprono le cappelle laterali e il presbiterio. 
L'interno presenta un piano centrico a croce greca e il prospetto presenta due piccoli campanili laterali.

Riferimenti storici

Secondo la tradizione, la Chiesa di Santa Chiara fu edificata dalla stessa santa di Assisi per favorire la presenza in Sicilia dell’ordine Mondiale delle Clarisse. La rapida diffusione dell’ordine e la sua presenza a Caltagirone suscitò nelle famiglie più facoltose della Città numerose vocazioni, cioè delle donazioni che consentirono di ampliare gli spazi a disposizione delle monache e di intervenire nell’abbellimento e nelle decorazioni della chiesa. 
Con la ricostruzione la devozione venne data a Santa Rita da Cascia (1381-1457), sposa, madre, vedova e monaca agostiniana. All’interno della chiesa si trovano dipinti rappresentanti scene della vita e sopratutto del culto legato alla Santa, che giustificano l’uso del nome della chiesa.   

Iconografia

Nella chiave dell’arco che oltrepassa il portale si trova la scultura di una mano che sorregge un ostensorio; si tratta della mano di Santa Chiara che, miracolosamente, respinse i saraceni che volevano saccheggiare il monastero di San Damiano in Assisi.

Riferimenti Botanici

Il pavimento, realizzato nel 1950, è in maiolica policroma e riprende l’antico disegno di Francesco Branciforti,  ceramista Calatino.
 Anche la balaustra è realizzata con la stessa tecnica.

Title: Scalinata Santa Maria del Monte

Scalinata Santa Maria del Monte

Descrizione

La Scalinata di S. Maria del Monte, detta anche Scalinata di S. Giacomo, oggi si eleva fra due fitte schiere di case con ben 142 gradini, ha una larghezza media di  8,40 m e si sviluppa in una lunghezza di circa 130 m. 

Decorata nel 1954 con mattonelle in ceramica con maioliche policrome, successivamente decorate con motivi isolani tra il X - XX secolo da Antonino Ragona.

Riferimenti storici

L’espandersi urbanistico, pose il problema di collegare funzionalmente la città vecchia con quella nuova. Questo obiettivo venne realizzato con la scalinata nel 1606, operando un vasto taglio fra le casupole esistenti lungo la scarpata meridionale del colle. Con 150 gradini, richiese oltre dieci anni di continuo lavoro e costò più di 20 mila scudi all’erario comunale. 

Nel 1844 le varie rampe furono unificate su progetto dell'architetto Salvatore Marino e si ottenne una grandiosa scala rettilinea, meno inclinata della precedente, con meno gradini ma piĂą ravvicinati. Nel 1956 venne aggiunto in ogni alzata un rivestimento in maiolica policroma, riproducente motivi usati dai maiolicari siciliani dal X al XX secolo.

Riferimenti Botanici

La cronologia dei motivi decorativi scompone la scalinata in dieci settori, uno per ogni secolo, a partire dal X, in un'alternanza di elementi geometrici, figurativi e floreali. 

Successivamente con la realizzazione dell'infiorata vengono utilizzati migliaia di vasi con piante e fiori dalle diverse sfumature di colore, che formano un unico grandioso disegno in onore della Madonna Di Condomini, titolare della chiesa posta in cima alla Scala, la cui festa è ricca di folklore con il tradizionale corteo denominato “A Rusedda” (pianta selvatica del vicino Bosco San Pietro, un tempo raccolta dai contadini e portata in dono alla Madonna e utilizzata dai ceramisti per alimentare le loro fornaci, in cambio di un’offerta alla Chiesa).