

Descrizione
Si presenta come arbusto o piccolo albero che, però, in alcuni casi può raggiungere altezze anche superiori ai cinque metri, fino a un massimo di dieci. Le foglie sono opposte a due a due, con picciolo dilatato alla base. I fiori sono piccoli e odorosi, di colore bianco o bianco-crema: se esposti a sole e aria, essiccano rapidamente assumendo una caratteristica colorazione giallastra ed un piacevole odore aromatico. Il frutto è una drupa nera.
Storia
La pianta del sambuco era considerata praticamente sacra dalla tradizione folkloristica germanica, che la chiamava Holda, nome di una fata che abitava la pianta e che le conferiva dei poteri curativi. In alcuni luoghi i contadini si inchinavano o toglievano il cappello di fronte a questa fantastica pianta.
Caratteristiche
Storicamente considerata una panacea da tutta la medicina popolare. I suoi fiori, assunti in grande quantità sotto forma di tè bollente, hanno un effetto sudorifero, che viene sfruttato per le malattie da raffreddamento e la febbre. Si possono preparare decotti facendo bollire i fiori di sambuco per fare dei pediluvi. Ha proprietà lassative, diuretiche, rinfrescanti, antinevralgiche.
Miti, leggende e simboli
In Sicilia si credeva che un bastone di sambuco avesse il potere di uccidere i serpenti e di far scappare i ladri.
Nelle leggende germaniche il flauto magico era fatto con il sambuco.
A questa pianta dalle molteplici proprietà era attribuito anche un potere divinatorio per quanto riguarda il sesso dei nascituri e la bontà del raccolto.
È considerata una pianta ambigua: si favoleggia che dentro di lei non si celi una fata, bensì una strega.
Intorno ai monasteri e alle fortezze si piantavano queste piante perché le proteggessero dalle sventure.