Salvia viridis

Caltagirone
Foto della pianta
Disegno della pianta
Nome scientifico
Salvia viridis
Nome comune
Salvia verde o annuale
Specie
Salvia viridis
Famiglia
Lamiaceae
Fioritura
da Aprile a Maggio
Luogo
Sicilia, Europa, area mediterranea

Descrizione

È una pianta erbacea suffrutice che presenta fusto eretto e rami basali lignificati, dall'aspetto cespuglioso, che può raggiungere i 50/70 cm di altezza. Le foglie hanno una forma oblunga e crenata, sono semplici, opposte, picciolate, di colore grigio-verde, ricoperte da una leggera peluria, così come i rami in età giovanile.

I fiori, di colore blu-violetto si presentano raccolti in spighe terminali, con brattee violacee caduche, calice bilabiato, corolla bilabiata e labbro inferiore trilobato.

Storia 

Il nome del genere deriva dal latino "salvus" (salvare, sicuro, bene, sano) un nome antico per questo gruppo di piante dalle presunte proprietà medicinali. Il nome scientifico del genere è stato definito da Linneo (1707–1778), biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi.

Caratteristiche 

La salvia può essere utilizzata nei casi di astenia, per le infezioni delle vie respiratorie e per disturbi epatici; è antispasmodica e diuretica. Per le sue doti antisettiche, antibiotiche e antivirali, cura stomatiti, laringite ed è un ottimo rimedio contro il raffreddore.


Miti, leggende e simboli

La salvia ha avuto da sempre un ruolo importante nella vita degli uomini, anche per il suo simbolismo e i suoi poteri magici: il suo forte aroma teneva lontano negatività e spiriti maligni nei momenti più importanti della vita. Gli Egizi la utilizzavano, insieme ad altre erbe, nelle pratiche di imbalsamazione, le conferivano la virtù di rendere fertili le donne e la usavano contro la peste. 

Era considerata una pianta afrodisiaca, tanto che la regina Cleopatra ne avrebbe fatto uso per conquistare gli uomini. Le foglie di salvia, inoltre, preparate secondo precisi rituali venivano utilizzate per difendersi dagli incubi notturni.