Nasturtium officinale

Villa Romana del Casale di Piazza Armerina
Foto della pianta
Disegno della pianta
Nome scientifico
Nasturtium officinale
Nome comune
Crescione d’acqua
Specie
N. officinale L
Famiglia
Brassicaceae
Fioritura
da Maggio a Luglio
Luogo
Europa e Asia

Descrizione

Detto anche “crescione d’acqua”, è un’erbacea perenne con fusti prostrati o ascendenti, che emettono radici ai nodi, lunghi fino a 60 cm. Ha foglie feltrose con 2-3 paia di segmenti laterali ovali e uno apicale più grande; i fiori hanno quattro petali bianco-rosei (6-7 mm.) e sono riuniti in piccoli grappoli.     

Storia

Il nome del genere deriverebbe dal latino “nasi tortium” = naso torto a causa dell’odore penetrante della pianta.
Era molto noto nell’antichità per le sue virtù medicinali, soprattutto fra gli Elleni, che ne mangiavano i teneri germogli per tonificare ed irrobustire il proprio corpo, essendo sempre stata conosciuta come "insalata che guarisce”.
Anche presso i Romani il crescione era giudicato corroborante e afrodisiaco. Plinio riteneva che rendesse più vivace la mente. 

Caratteristiche

Il crescione d'acqua è una tipica pianta spontanea che vive lungo lenti corsi d'acqua, in terreni semisommersi e acquitrinosi.
Le piante vengono raccolte prima della fioritura possono essere utilizzate fresche o essiccate; hanno proprietà ricostituenti, antianemiche, depurative e possono essere utilizzate per impacchi antireumatici.                                        

Miti, leggende e simboli

Secondo la mitologia greca il crescione era contenuto tra i vari doni utili e le molteplici disgrazie nel vaso donato dagli dei a Pandora per le sue nozze.