Convolvulus arvensis

Villa Romana del Casale di Piazza Armerina
Foto della pianta
Disegno della pianta
Nome scientifico
Convolvulus arvensis
Nome comune
Vilucchio comune
Specie
C. arvensis
Famiglia
Convolvulaceae
Fioritura
da Maggio ad Ottobre
Luogo
Italia

Descrizione

Pianta perenne, rizomatosa, strisciante o rampicante, glabra o con poca e corta pubescenza; fusti ramificati, volubili, a sezione in genere poligonale, lunghi fino a 2 m; si arrampica alle altre specie erbacee, o alle recinzioni, avvolgendosi anche grazie a particolari alette longitudinali-elicoidali di cui sono dotati i fusti.

Storia

Il nome dialettale e il primo di quelli italiani sono di formazione relativamente recente, dovendo la loro nascita anagraficamente documentata alla creatività poetica dei fratelli Grimm (XIX° secolo).

Il nome generico deriva dal latino 'convolvere' (avvolgere) per i fusti volubili; il nome specifico in latino significa 'dei campi arati'. 

I Greci, nell’antichità, ritenevano che le Baccanti fossero solite adornarsi il capo con corone di edera e fiori di convolvolo.

Caratteristiche

Dopo la fioritura effimera, la corolla cade tutta intera; emanano un leggero profumo di vaniglia, si aprono verso mattina, per richiudersi nel pomeriggio.

Miti, leggende e simboli: 

La tendenza di C. arvensis a ricoprire qualunque sostegno e a invadere il terreno a discapito delle altre piante ne ha fatto il simbolo dell’invadenza e della civetteria.

In una fiaba dei fratelli Grimm, “Il Bicchierino della Madonna”, la vergine beve il vino offertole da uno stanco carrettiere nella corolla di un fiorellino: il fior di convolvolo.