Chiesa e Convento di San Francesco d'Assisi

Caltagirone
Facciata della Chiesa
Stemma
Tipologia
Anno
1236

Descrizione

Edificata nel 1236 da Beato Riccardo in stile gotico, poi gravemente danneggiata dal terremoto del 1693 ed interamente ricostruita in stile barocco, presenta una facciata a due ordini su cui campeggiano diverse statue, quattro “tabelloni” con simboli mariani e la nicchia per la statua dell’Immacolata, che venne scolpita nel 1927 dal palermitano Giovanni Travaglia.

Il campanile e la cupola hanno all’interno custodite alcune tele dei fratelli Vaccaro, una statua di legno rivestita in argento di Sant'Antonio ed un grande pannello in maiolica.

Il convento dei Frati Minori è composto all’entrata da un chiostro ed un cortile ed interamente ricostruito, ma nonostante questo conserva ancora le mura antiche e alcune opere, come un arco gotico del sec. XIV.

Riferimenti storici

Si dice che nel 1221 i frati Minori messinesi ospitarono Antonio di Padova che, reduce dell'infelice missione in Terram Saracenorum, a causa di una furiosa tempesta fu costretto ad approdare sulla costa messinese, dove venne curato dai francescani messinesi. Si dice anche che più tardi avvenne un suo ritorno in Sicilia dove, negli anni successivi, avrebbe fondato diversi conventi.

Iconografia

Sulla facciata della porta si trova il simbolo della Madre di Dio, dove la M sormontata dalla croce  indica Maria che porta Gesù e i due cuori indicano l'unione fisica della Madre con il Figlio, dove in alcuni casi si trova anche la preghiera che ricorda l'Immacolato concepimento come un'esigenza della divina maternità. In basso, ai lati, si trovano la palma e il cedro: l'uno simboleggia la resurrezione di Cristo e l'altro simboleggia l'albero della conoscenza.

Riferimenti Botanici

La Palma, simbolo della vittoria e della rinascita, era collegata alla Dea Vittoria nell'iconografia romana mentre secondo l'iconografia cristiana la palma produce un'infiorescenza quando sembra ormai morta, come la fenice che rinasce dalle sue ceneri.

Il cedro è simbolo dell'immortalità, dell’incarnazione della grandezza d'animo e di elevazione spirituale, e spesso le statue vengono scolpite in legno di cedro per la sua altezza e resistenza.