Duomo di San Giorgio

Ragusa
Facciata della Chiesa
Elementi decorativi vari
Tipologia
Anno
1775

Descrizione

La cupola è sorretta da 16 colonne di gusto neoclassico, è alta 43 metri ed ispirata a quella del Pantheon di Parigi. L’edificio religioso si pone maestoso al di sopra di una monumentale scalinata e la sua posizione obliqua rispetto alla piazza sottostante ne accentua l’imponenza. La facciata, a tre ordini, segue lo schema della facciata “a torre”: si sviluppa verso l’alto in modo piramidale e ingloba il campanile nel prospetto, terminando con una cuspide a bulbo. 

Il portone centrale è finemente scolpito con sei altorilievi, realizzati dal palermitano Vincenzo Fiorelli, raffiguranti scene del Martirio di San Giorgio. Nel secondo ordine trova posto una cornice con intagli, impreziosito da una vetrata colorata raffigurante San Giorgio nell’atto di uccidere il drago; ai lati, su due artistiche volute, le statue equestri di San Giorgio e di San Giacomo Apostolo. Il terzo ordine ospita la cella campanaria sopra la quale campeggia un antico orologio e ai lati della quale, sulle volute laterali, sono installate due statue di San Pietro e San Paolo. 

L’interno è a croce latina, con tre navate separate da due file di robuste colonne: in alto la navata maggiore, coperta da una volte a botte, e presenta delle finestre chiuse da vetri colorati, di cui 13 rappresentano gli episodi del Martirio di San Giorgio, realizzati su disegni di Amalia Panigatti.

Sulla  navata centrale è installato il monumentale organo di fine Ottocento; nelle navate laterali vi sono 13 cappelle decorate con pregevoli dipinti, quello del Riposo in Egitto dipinta da Dario Guerci nel 1864 e quella della Immacolata e del San Nicola di Vito D’Anna. 

Sopra gli ingressi laterali sono presenti due nicchie, dove sono conservati i due simulacri, che vengono portati in processione per le strade durante la festa patronale della città. In una nicchia si conserva l’Arca Santa e l’urna reliquia in argento dei primi dell’Ottocento. Nella nicchia sopra l’ingresso laterale sinistro, vi è il simulacro di San Giorgio, Patrono di Ragusa Ibla.

Riferimenti storici

La primordiale chiesa venne infatti gravemente danneggiata dal terremoto, restando in piedi parte della facciata, alcune cappelle e parte della Cappella maggiore. Per cui venne costruito un ampio locale adiacente alla navata sinistra del vecchio tempio, in cui poter svolgere le sacre funzioni. 

Nel secondo quarto del secolo XVIII si pensò al trasferimento della chiesa in una posizione più centrale: i lavori furono iniziati nel 1739, mentre la cupola verso il 1810 e nel 1890 fu eseguita ed installata la magnifica cancellata in ferro sormontata da una piccola statua equestre di San Giorgio, che cinge la scalinata e accresce l’effetto ascensionale.