Stipa austroitalica

Descrizione

È una pianta cespugliosa che raggiunge un'altezza compresa tra 30 e 80 cm. La stipa austro - italica presenta un fusto rigido, delle foglie sottili e rigide e una infiorescenza liscia e setosa che, insieme alle foglie lineari, sottili e convolute, conferisce a questa pianta erbacea perenne un aspetto che richiama la leggerezza.

L’infiorescenza si compone di spighe che, con le reste piumose, raggiungono la lunghezza anche di 25 cm; le reste persistenti offrono facile presa al vento favorendo la disseminazione dei semi (cariossidi).

Stachys arenaria

Descrizione

Le foglie sono lunghe 2 - 6 cm; il labbro superiore della corolla è bifido. L'altezza può variare dai 20 agli 80 cm. Si tratta, in genere, di piante erbacee a ciclo perenne che trova il suo habitat tipico nei pascoli aridi. È diffusa al Sud del Pese fino a una altitudine di 600 metri.

Storia

Il nome del genere Stachys deriva dal greco “spiga”, significato dovuto ovviamente dalla disposizione dell’infiorescenza lungo il fusto. Anticamente era considerata un'erba medicinale adatta a guarire moltissime malattie.           

Serapias parviflora

Descrizione

Pianta erbacea perenne, di modeste dimensioni, esile e poco appariscente, alta 10-30 cm, con rizotuberi globosi. Le foglie sono lineari-lanceolate. L'infiorescenza, lassa e allungata, è composta da pochi fiori distanziati (da 3 a 8), ognuno accompagnato da una lunga brattea violacea. 

I fiori sono formati da 2 tepali esterni, lanceolati e saldati a formare un casco tepalico acuto e da 2 tepali interni che vanno a formare una specie di elmo. 

Storia 

Il nome del genere deriva dalla divinità egizia Sérapis.

Salvia viridis

Descrizione

È una pianta erbacea suffrutice che presenta fusto eretto e rami basali lignificati, dall'aspetto cespuglioso, che può raggiungere i 50/70 cm di altezza. Le foglie hanno una forma oblunga e crenata, sono semplici, opposte, picciolate, di colore grigio-verde, ricoperte da una leggera peluria, così come i rami in età giovanile.

I fiori, di colore blu-violetto si presentano raccolti in spighe terminali, con brattee violacee caduche, calice bilabiato, corolla bilabiata e labbro inferiore trilobato.

Myrrhoides nodosa

Descrizione

Pianta erbacea annuale, con portamento eretto. L'ombrella composta è tipicamente priva di brattee, con pochi rami; le ombrellette presentano alcune brevi brattee e con pochi rami. 

I frutti sono a sezione subcilindrica, con brevi e dense setole rivolte verso l'alto.

Caratteristiche 

Cresce ai margini di boschi aperti, nelle radure e nei cespuglieti, su suoli profondi piuttosto ricchi in sostanza organica, dal livello del mare a 900 m circa, soprattutto nella fascia mediterranea.

Helichrysum italicum

Descrizione

Pianta suffruticosa, alta fino a 50 cm, con foglie argentee, lineari-filiformi; i capolini, di colore dorato brillante, sono riuniti in una densa infiorescenza corimbosa; i frutti sono lucenti, bianchi, di forma cilindrica.

Storia

In Grecia e soprattutto a Roma il colore dei suoi capolini spingeva le persone a intrecciarne corone per adornare le statue di Apollo e Atena. Il nome elicriso infatti è composto da due parole greche che significano proprio “sole d’oro”.

Echium plantagineum

Descrizione

Pianta erbacea annuale/biennale, alta 20-60 cm, di forma molto variabile; fusti eretti, ramificati, con getti laterali prostrato-ascendenti, ricoperti di peli brevi e setole molli o ispido-tubercolate, erette o appressate.

Storia 

Il nome generico deriva dal greco 'echis' (biscia), per la forma delle infiorescenze ricurve simili a una testa di serpente.

Centaurea cyanus

Descrizione

E’ una pianta annuale, il fusto è molto resistente e ampiamente ramificato, le foglie sono lanceolate. Presenta dei boccioli ricoperti di peluria che diventano capolini solitari all'estremità dei rami e cambiano colorazione secondo la varietà: azzurro, rosa, rosso, porpora e bianco. 

Storia 

Secondo la tradizione popolare, preparare distillati con i fiori di fiordaliso sarebbe un ottimo rimedio per le malattie degli occhi.

Tuberaria guttata

Descrizione

Il cosiddetto fior gallinaccio comune ha un fusto eretto. Può raggiungere un’altezza di 20 cm con foglie disposte a rosetta. I fiori hanno petali bianco-giallastri con macchie scure quasi all’attaccatura del petalo.

Storia

Il nome specifico deriva dal latino "gútta" goccia per la macchia scura presente sui petali di questa specie.

Un tuffo nel passato

Un confronto tra generazioni mette immediatamente in luce come la tecnologia ha cambiato il nostro quotidiano e il modo di rapportarci con le altre persone. Per capire al meglio le grandi differenze e i grandi passi avanti che abbiamo fatto in questi anni, abbiamo intervistato una persona che ricorda molto bene la sua infanzia e la sua adolescenza nella nostra piccola città di Piazza Armerina.