Palazzo Beneventano

Scicli
Vista d'angolo del palazzo
Decorazioni antropomorfe
Tipologia
Anno
1693

Descrizione

È stato ricostruito dopo il terremoto del 1693. 

Molto vistose sono le decorazioni grottesche e appariscenti che dominano i balconi: ogni balcone è sostenuto da mensoloni raffiguranti animali fantastici e mascheroni antropomorfi. Grazie ai ghirigori ricurvi in ferro battuto, i balconi dominano la scena, creando degli interessantissimi giochi di luce che movimentano tutta la struttura. I colori tenui della facciata, che si contrappongono al colore scuro del ferro battuto, rendono questa costruzione leggera, elegante, sofisticata e allo stesso tempo bizzarra e fantastica. In cima al cantonale svetta lo stemma della famiglia Beneventano, ornato da due teste di mori, diventato uno dei simboli di Scicli, dove alla base troviamo S. Giuseppe. La presenza dei putti negroidi nello stemma di famiglia probabilmente è da collegare al fatto che i Beneventano erano attivi nel commercio di schiavi nel Mediterraneo.

Riferimenti storici

I mascheroni, le espressive decorazioni e i mensoloni sembrano seguire un filone narrativo che rimanda alle scorribande dei Saraceni e dei pirati del Mediterraneo, e alla loro conseguente cattura, tanto che la maggior parte delle sculture hanno espressioni aggressive, quasi spaventose, proprio a voler narrare a chi li osserva la paura di quei momenti.

Iconografia

Una Madonna guerriera, incursioni saracene, angeli e demoni come sicuri custodi del tempo, tutto in essa si combina e la religiosità in accordo con la vita civile, per un gusto barocco del vivere.