Palazzo Nicolaci

Noto
Scorcio sul palazzo
Fregio floreale
Tipologia
Anno
1765
Stile

Descrizione

L’inizio dei lavori cominciò nel 1720, anche se fu completato da Vincenzo Sinatra soltanto nel 1765. Residenza nobiliare urbana della famiglia Nicolaci, in pieno stile barocco, la facciata è caratterizzata da un ampio portale fiancheggiato da due grandi colonne ioniche e sormontato da una balconata; ai lati troviamo una sequenza di balconi delle inferriate in ferro ricurvo, sorretti da mensoloni in pietra scolpita con le sembianze di figure quali sirene, leoni, sfingi, ippogrifi, cavalli alati e angeli.

L’edificio si articola su quattro piani: il pianterreno, detto “dammusato”, destinato alle scuderie ed ai magazzini per le scorte di generi alimentari; il primo piano, detto “mediastino”, era l’abitazione del barone, Giacomo Nicolaci, committente dell’edificio; il piano superiore era adibito a residenza nobile dei familiari; l’ultimo piano, il sottotetto, era destinato alla servitù.

Riferimenti storici

L’ala principale di palazzo Nicolaci è stata acquistata dal Comune di Noto nel 1983 ed è stata completamente recuperata grazie ad una serie di restauri, operati dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Siracusa sotto la guida dell’architetto Giovanna Susan. Questi interventi sono stati mirati al ripristino degli appartamenti, con il rifacimento dei pavimenti, delle carte da parati, del restauro dei dipinti e degli affreschi che decoravano tutti gli ambienti del piano nobile.

Iconografia

Sulla facciata del palazzo sono state scolpite figure grottesche come ippogrifi, leoni, sfingi, sirene, angeli e cavalli alati. 

All’interno dell’edificio, nel Salone delle feste, troviamo sul soffitto una copia dell’allegoria del carro di Apollo che insegue l’Aurora, di Guido Reni.