Palazzo Zacco

Ragusa
Vista d'angolo del palazzo
Capitello e putto decorativo
Autore
Tipologia
Anno
1750
Stile

Descrizione

L'edificio ha due prospetti con sei ampi balconi. Sul prospetto principale si aprono tre balconi, quello centrale che poggia sulle due in pietra pece con capitello corinzio, che delimitano l'ingresso, i due laterali, invece, hanno grandi mensole con la raffigurazione di musici che sovrastano volti grotteschi e raffigurazioni antropomorfe. Particolarmente originale è la mensola centrale del balcone laterale destro, con il musico che suona le maracas ed il sottostante mascherone che si rivolge ai passanti con una smorfia burlesca.  Anche nel prospetto laterale si trovano tre balconi, tra cui spicca quello al centro, che si appoggia su cinque mensoloni: uno centrale, più grande, raffigurante una sirena e quattro laterali con la raffigurazione di suonatori di flauto e di tromba. Anche la cornice dell'apertura è ricca di sculture, al centro del quale si trova la statua di S. Michele Arcangelo.

Riferimenti storici

Il palazzo venne edificato nella seconda metà del secolo XVIII dal barone Melfi di S. Antonio ed acquistato alla fine del secolo successivo dalla famiglia Zacco, da cui ha preso il nome.

Riferimenti Botanici

Nel cantonale d'angolo si trova lo stemma gentilizio della famiglia Melfi, delineato da una cornice di foglie d'acanto su cui si appoggia un puttino, mentre un altro tira fuori la testa dal lato opposto (Acanthus spinosus rappresenta il prestigio ed il benessere materiale, perché in passato veniva utilizzata per adornare le vesti dei personaggi più illustri).