Descrizione
La Badia di Sant’Agata è una delle maggiori espressioni del tardo-barocco siciliano, nella quale l’architetto settecentesco realizza, nella pianta centrale, una soluzione spaziale dall’ampio respiro, con chiari riferimenti alle soluzioni architettoniche sperimentate a Roma ad opera di Borromini e di altri artisti. L’impianto planimetrico della chiesa è a pianta centrale con accentuazione dell’asse longitudinale rispetto a quello trasversale. La predominanza spaziale dell’ambiente circolare centrale è accentuata dallo slancio verticale della cupola. Le note cromatiche presenti sono quelle degli altari in marmo giallo di Castronovo e delle statue di stucco marmoreo poste sopra ogni altarino che raffigurano Sant’Agata con due puttini, nell’altare maggiore, e Sant’Euplio, San Giuseppe, l’Immacolata Concezione e San Benedetto negli altri quattro, tutte opere di Giovan Battista Marino.