Descrizione
La facciata del palazzo possiede un elegante portale arcuato, al cui centro reca un mascherone barocco dalle sembianze mostruose, accanto al quale vi sono finestrelle quadrangolari racchiuse da inferriate in ferro battuto. Il balcone centrale del palazzo, convesso verso l'esterno, è sostenuto da mensoloni a protomi umani, arricchito ai lati da contrafforti a spirale ed obelischi in altorilievo. Esso è racchiuso da un’inferriata bombata, sormontati da timpani circolari di tipo spezzato arricchiti da bassorilievi che raffigurano ghirlande floreali. Quest'ultima decorazione è presente negli altri tre balconi, che occupano la parte sinistra del palazzo, sopra i quali vi è una serie di finestre, lucernari di forma rettangolare.
Il portone è sovrastato da una maschera, sopra la quale si trova la figura di un leone che regge un cartiglio, ovvero una raffigurazione dipinta o scolpita con un’iscrizione ornamentale, e che funge da sostegno centrale di un balcone sagomato.
La finestra centrale è segnata da volute.
Riferimenti storici
Il cognome Bongiovanni risale al 1492, cioè all'anno in cui molti ebrei si convertirono al cristianesimo, tanto che venivano chiamati con il nome del Battista e venivano battezzati con il nome Giovanni. Orazio Bongiovanni era barone romano e marchese di Poggio Manente, ma il suo titolo fu trasferito il 24 marzo 1700 a Marco Antonio Florenzi, con il permesso di Innocenzo XII.