

Descrizione
Si tratta di piante perenni con radici tuberizzate o veri e propri tuberi, rustiche, con foglie semplici, di forma riconducibile a un triangolo isoscele, sagittate, astate o cordate. Sono alte dai 4 ai 10 cm. Il fiore è di tipo apetalo e unisessuale. Le foglie sono grandi a forma sagittata con tre lobi, il picciolo è lungo e sfumato di rossiccio.
Il fiore si caratterizza per la “spada” colorata che ha la funzione di trattenere più a lungo gli insetti in sua prossimità per favorirne l’impollinazione; per questa ragione che si presenta eretta, avvolgente, quasi tubolare alla base. I fiori sono bisessuali. Dai fiori fecondati si formano bacche di colore rosso.
Storia
Il termine “arum” ha origini greche, perché già Teofrasto indicava questa pianta con il termine “aron”, ma la radice e il significato restano incerte: potrebbe derivare dall’arabo “ar”, fuoco, per il sapore acre della pianta. Anticamente l’amido estratto dalle radici veniva utilizzato radici e per inamidare i tessuti.
Miti, leggende e simboli
Le bacche hanno dato luogo, fin dall’antichità, alla credenza che i frutti maturi fossero cibo prediletto di bisce e biacchi, serpenti tipici delle campagne: da qui il nome di “pane dei serpenti”, inoltre le venivano riconosciuti poteri magici contro il malocchio.
Iconografia
Ha simboli molteplici, associata in alcuni casi al veleno dei serpenti, in altri come simbolo femminile di fertilità per la sua vistosa e abbondante fruttificazione.