Descrizione
L'intera pianta è ricoperta di peli, con numerose foglie di varie dimensioni che crescono in grappoli, dandole un aspetto argenteo e cespuglioso. I fiori sono color lavanda rosato, lunghi circa 1,3 cm, che crescono in spirali lungo l'infiorescenza e racchiusi in un piccolo calice peloso a cinque punte rosso sangue.
Nel suo habitat naturale, sviluppa frequentemente galle lanose di circa 1 pollice di diametro che sono chiamate "mele". Queste "mele" vengono pelate e mangiate quando sono morbide e vengono descritte come fragranti, succose e gustose.
Storia
Gli antichi Fenici e i Greci probabilmente introdussero la pianta per la coltivazione nella penisola iberica, con le popolazioni rimanenti di queste piante che si trovano ancora in alcune aree costiere.
Greci e Romani impiegavano la salvia contro i morsi di serpenti e per rinforzare il corpo e la memoria. Nel I secolo a.C., la pianta era molto apprezzata perché considerata portatrice di longevità. Si narra per esempio che Cesare, alla notizia della morte di un amico, si sia chiesto come fosse possibile, visto che nel giardino dell’amico cresceva la salvia. La salvia era considerata un buon sostituto del tabacco. Gli Indiani d’America la adoperavano in questo modo, aggiungendo altre erbe aromatiche e piante allucinogene quando intendevano interrogare gli spiriti.
Miti, leggende e simboli
Nel linguaggio dei fiori la Salvia significa "stima".