Liberty

Liberty

Title: Ponte San Francesco d'Assisi

Ponte San Francesco d'Assisi

Descrizione

 Nato con lo scopo di unire due delle tre alture su cui sorge la città, posta sopra le vie Infermeria e Porta Veneto, il ponte presenta 5 arcate di cui una sola aperta. 

Nel 1776, in occasione dell’apertura della via Carolina (l’attuale via Roma), il ponte fu ampliato con altre due arcate cieche, al fine di ampliarne l’imboccatura meridionale.

Il ponte presenta una decorazione in maioliche con le cromie tipiche verdi, gialle e blu.

Riferimenti storici

Il ponte fu costruito per agevolare i fedeli che salivano la collina fino alla chiesa di San Francesco, realizzata nel 1627. 

Nel progetto gli archi dovevano essere utilizzati a scopo commerciale, che consentivano di recuperare una parte del denaro necessario per la ricostruzione.

Title: Villa Manganelli

Villa Manganelli

Descrizione

L’edificio fu progettato su commissione del principe Manganelli per le sue terze nozze e costruita nel 1907 su un piano di terreno rialzato. 

L’edificio ha una struttura eclettica dalla forma di maniero medievale, con influssi e motivi liberty ispirati alla secessione viennese, ed è costituito da un corpo principale prismatico, sviluppato per due elevazioni fuori terra, il quale subisce una dilatazione eccentrica sia planimetrica che altimetrica. Il portico è composto da una terrazza a loggia coperta, le torri quadrangolari segnano gli angoli del fronte principale e la torretta poligonale è posta al prospetto posteriore.

Title: Villa Del Grado

Villa Del Grado

Descrizione

L’edificio è costituito da un corpo centrale e da quattro torrette angolari, circondato da un giardino di vegetazione mediterranea. L’ingresso, accessibile da una scalinata esterna, è situato sotto una loggia architravata, sorretta da una coppia di colonne binate. 

La manifattura della ringhiera perimetrale e i cancelli in ferro battuto sono realizzati con motivi a “colpi di frusta”.

Riferimenti storici

Nel 1908, la città dovette affrontare il problema dell'immigrazione forzata di quasi 25.000 superstiti del terremoto di Messina, con la grande crisi di alloggi conseguente.

Secondo alcuni documenti, in particolare la relazione storico-artistica dell’Assessorato ai beni culturali della Regione Siciliana, viene specificato che all’inizio del XX secolo l’area sulla quale sorgeva la villa era ancora aperta campagna.

Title: Palazzo Mazzone

Palazzo Mazzone

Descrizione

L’edificio è stato progettato dall’architetto catanese Tommaso Malerba intorno al 1904, secondo una mescolanza di elementi ripresi da diversi movimenti storici e contemporanei, caratterizzato da linee severe ed essenziali e da archi intrecciati che formano cupole in stucco o gesso modellato,  da ceramiche a lustro, da mosaici in ceramica, da rilievi scolpiti e sobrie decorazioni architettoniche. 

Su tutta la facciata sono distribuiti dei fregi, che interpretano stilemi ad intrecci di tradizione nord europea e islamica.

Riferimenti storici

Figura dominante del periodo fu Filadelfo Fichera, al quale si devono gli scavi e i lavori che portarono alla luce l'Anfiteatro di piazza Stesicoro dal 1903 al 1907 e progetti edilizi e sanitari. 

Nel 1905 si iniziò anche il servizio tranviario cittadino con le tre linee da Piazza Duomo a Picanello, a Cibali e a Guardia.

Title: Garage Musumeci

Garage Musumeci

Descrizione

Il Garage Musumeci di Piazza Bovio è considerato uno dei palazzi più rappresentativi progettati da Francesco Fichera. Fu inserito nel 1931 nel Tavolo degli Orrori del MIAR (Movimento Italiano per l’Architettura Razionale), dove il gruppo espose presso la galleria romana di Pietro Maria Bardi un pannello che prendeva in giro le realizzazioni degli accademici, con un collage con immagini di cattivo gusto. L’angolo del prospetto principale si trasforma in una morbida curva dove i tasselli dorati dei mosaici risplendono al sole.

Title: Teatro Comunale

Teatro Comunale

Descrizione

Il Teatro comunale è dedicato alle opere teatrali.

All’esterno il prospetto principale si affaccia con un corpo avanzato che serviva per la sosta delle carrozze. Al piano superiore si trova invece il Foyer, caratterizzato da ampie bifore quadrangolari e destinato all’intrattenimento degli spettatori. 

L’interno è tipico della struttura del teatro all’italiana, con sala a forma di ferro di cavallo, suddivisa tra palchi, platea e loggione, fossa d’orchestra e scena più profonda, tanto che il progetto prevedeva la capienza complessiva di 1022 posti. Oggi può contenere 476 spettatori, suddivisi tra i palchi disposti su tre ordini, il loggione e i circa 200 posti in platea. Tutti i dipinti della sala centrale sono eseguiti con la tecnica della tempera su tela. Nei parapetti dei palchi, sono rappresentati putti danzanti reggi festoni in stile pompeiano, ritratti maschili e femminili dal carattere classico e decorazioni floreali. Il proscenio è decorato con le maschere del teatro classico che rappresentano la tragedia e la commedia, mentre al centro due angeli reggono un’aquila ad ali spiegate. Il soffitto della sala è decorato con una balaustra circolare che si apre verso il cielo, dove  troviamo tre grandi figure femminili che recano una corona di alloro e strumenti musicali.

Riferimenti storici

L’ultimo capolavoro messo in scena fu la Cavalleria Rusticana nel 1958; quattro anni dopo l’edificio venne chiuso definitivamente.

Oggi, dopo oltre 50 anni, il Teatro riapre il sipario tornando ad essere uno dei luoghi di maggior interesse a Siracusa. 

Iconografia

Gli strumenti musicali rappresentati nella decorazione del soffitto sono la lira e la tromba come allegoria della musica. 

Title: Palazzo delle Poste

Palazzo delle Poste

Descrizione

L’edificio è a corte interna, formato in pianta da due anelli concentrici, di cui quello esterno era accessibile al pubblico mentre quello interno era occupato dagli uffici che si aprivano sulla corte. 

L'esterno, rivestito in pietra calcarea locale, esprime un'aura di monumentalità enfatizzata dalle due torri angolari, dove sono contenuti gli ingressi. 

L'interno è reso nobile dall'uso degli ordini architettonici negli ambienti di collegamento, ossia atri e corridoi, mantenendo uno stile classico nelle decorazioni.

Caratteristiche sono le due torri angolari, che si trovano agli ingressi.

Riferimenti storici

Fu il re Vittorio Emanuele III a posare la prima pietra.

Il suolo dove sorse il palazzo delle Poste venne donato dal Comune di Siracusa con atto in data 19 ottobre 1922.

Oggi è diventato Ortea Palace Luxury Hotel con 75 camere che non hanno modificato l’eleganza e lo stile dello storico Palazzo delle Poste.

Title: Palazzo Mezio Blanco

Palazzo Mezio Blanco

Descrizione

Il palazzo venne edificato dalla nobile famiglia Blanco  ed in seguito venne abitato anche dalla famiglia Mezio, nobili di Solarino.     

La facciata dell'edificio è disposta in tre ordini orizzontali: l'ordine inferiore possiede tre portali arcuati di cui quello centrale con una decorazione in pietra bianca, oltre ad essere inquadrato da eleganti pilastrini che sorreggono il soprastante balcone centrale; l’ordine centrale possiede il già citato balcone caratterizzato da un mensolone a forma di grifone, mentre quelli laterali possiedono mensoloni semplici, così come gli altri tre balconi dell'ordine superiore. Tutti i balconi hanno aperture sormontate da travoni merlati, l'unica differenza è che quelli dell'ordine centrale sono arcuate mentre quelle dell'ordine superiore sono rettangolari. Infine una bella merlatura cinge la facciata del palazzo.

Riferimenti storici

Nel 1997, venne intitolata una via e la Biblioteca Comunale.

Title: Palazzo Migliaccio

Palazzo Migliaccio

Descrizione

Il Palazzo Migliaccio è uno dei pochi monumenti quattrocenteschi rimasti in piedi dopo il terremoto del 1693.

Il palazzo è stato chiuso al pubblico poiché pericolante e la parte che si affaccia sul Largo Aretusa è stata restaurata, ed appartiene ad un hotel.

Spiccano i suoi portali d’ingresso e le finestre di forma arcuata, nonché i bassorilievi e le merlatura a zigzag in pietra lavica. 

È impostata con tre arcate oblique, delle quali solo la centrale ha ancora una parte dell'originario ventaglio di conci. 

Al piano superiore si apre una balconata a terrazza, decorata con blocchi di pietra lavica e alternati con conci di pietra calcarea bianca dalla linea spezzata.

Riferimenti storici

Fu voluto dalla nobile famiglia Migliaccio, principi di Baucina e marchesi di Montemaggiore Belsito. La famiglia Migliaccio fu per lungo tempo padrona della terra feudale di Montemaggiore Belsito che divenne marchesato nel 1878. 

Verso la fine dell’800 il principe Antonio Licata vendette il palazzo alla famiglia Troia di Villabate.