Militello in Val di Catania
Per Militello in Val di Catania abbiamo scelto la Chiesa Santuario Santa Maria della Stella, l’edificio sacro dedicato alla patrona della città.
Per Militello in Val di Catania abbiamo scelto la Chiesa Santuario Santa Maria della Stella, l’edificio sacro dedicato alla patrona della città.
Quando si parla di Noto, nell’immaginario collettivo, c’è lei: la cattedrale di San Nicolò ?. Non solo perché tutti conoscono la sua imponente scalinata, ma anche perché, in molti, è ancora vivo il terribile ricordo di quella notte del 1996: il crollo della sua cupola.
Questa cattedrale è anche un emblema della ricostruzione. Infatti, oggi è stata restituita in tutto il suo antico splendore. E anche per noi è uno dei simboli più belli della città. Essa è rappresentata nel logo del progetto di valorizzazione “Le forme dell’identità”.
Domina con la sua maestosità tutta la piazza e con il suo colore bianco, recuperato dopo i lavori di restauro, è uno degli esempi più importanti del barocco di Palazzolo Acreide: la basilica di San Paolo, scelta per la cittadina iblea quale logo del progetto di valorizzazione “Le forme dell’identità”.
Venne ricostruita dopo il terremoto del 1693. La ?facciata è opera del netino Vincenzo Sinatra....
La Necropoli di Pantalica è uno dei siti naturalistici più ricchi di fascino del Sud Est della Sicilia.
Inserita nella lista di patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, nel 2005 insieme a Siracusa, la necropoli è composta da migliaia di antichissime tombe scavate nella roccia.
Le ricerche che portarono alla scoperta di questo sito furono fatte, all’inizio del ventesimo secolo, dall’archeologo Paolo Orsi.
Queste tombe sono state scelte come logo per il progetto di valorizzazione “Le forme dell’identità”.
Decorazioni sovrabbondanti, bizzarre, tipiche del barocco.
E tra queste ci sono i mascheroni, caratteristici di molti balconi di antichi palazzi del Sud Est della Sicilia.
Ne è un esempio il Palazzo Beneventano a Scicli.
Uno dei mascheroni di questo palazzo è l’immagine scelta come logo del progetto “Le forme dell’identità”.
? I mascheroni sono le tipiche caricature che sembrano guardare con ghigno, curiosità o rimprovero, chi osa posare lo sguardo su di loro.
Si racconta che sul suo palcoscenico venne fatta la prima rappresentazione dei Persiani di Eschilo. Stiamo parlando del Teatro greco di Siracusa città che, insieme alle Necropoli rupestri di Pantalica, è stata inserita nella lista Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco nel 2005.
È stato scelto questo sito, che identifica Siracusa, quale logo del progetto “Le forme dell’identità”.
Uno dei luoghi maggiormente visitati della Sicilia.
La Villa romana del Casale di Piazza Armerina è una splendida residenza tardo antica, sita nel cuore dell’Isola, famosa per i suoi straordinari mosaici che la ricoprono quasi interamente.
Diversi sono i soggetti rappresentati nelle decorazioni musive, ispirati alla mitologia o a scene di genere che raccontano la ricchezza e la vita di un tempo.
Tra gli ambienti più conosciuti si trova la stanza delle ginnaste: “la Sala delle Palestrite”, scelta come logo del progetto “Le forme dell’identità”?
La ? cattedrale di San Giorgio a Ragusa è un autentico gioiello del barocco. Non si poteva che scegliere questo monumento per rappresentare l'identità della città di Ragusa e del suo territorio, nell'ambito del progetto “Le forme dell’identità”.
La cattedrale ha una cupola neoclassica, decorata da vetrate blu e incorniciata da colonne corinzie. Il portale è decorato con iconografie che rappresentano San Giorgio, patrono della città, nell’atto di colpire il drago con la lancia. La sua ricostruzione, dopo il terremoto del 1693, si deve all’architetto Rosario Gagliardi.
Il Duomo ? di San Giorgio a Modica è l’immagine scelta come logo del progetto di valorizzazione “Le forme dell’identità”, uno degli esempi più rappresentativi del barocco siciliano.
Le Phalaenopsis Blume, 1825, sono un genere di orchidee epifite che comprende circa cinquanta specie, tutte originarie dell'Asia e degli arcipelaghi dell'Oceano Pacifico e dell'Oceano Indiano. Pianta alta in media 15 – 40 cm con fusto robusto, rigido ed angoloso, arrossato nella parte superiore. Le foglie basali sono riunite in rosetta, di colore verde – glauco e di forma lineare – lanceolata. Le foglie cauline avvolgono il fusto e sono decrescenti verso l’alto.