Piazza Archimede

Descrizione

Piazza Archimede era il cuore della città, il punto di riferimento di Siracusa sino agli anni sessanta, un luogo di riunione dei nobili, artigiani e operai, nonché luogo privilegiato per grandi comizi e battaglie politiche. 

Al centro della piazza spicca la fontana di Diana, che narra la leggenda di Aretusa, opera scultorea in cemento armato, realizzata da Giulio Moschetti nel 1906. La ninfa è raffigurata nell’atto di fuggire da Alfeo che, con le braccia protese, cerca di afferrarla.

Palazzo del Vermexio

Descrizione

Il palazzo del Vermexio, detto anche Palazzo del Senato, era, in origine, un cubo perfetto, diviso a metà altezza da un lungo balcone che separa, anche stilisticamente, i due ordini: l’inferiore rinascimentale, il superiore barocco. 

Il primo piano è impostato su schemi classici, con le grandi finestre timpanate, le paraste decorate in bugnato dorico toscano e la trabeazione decorata con triglifi e metope. 

Palazzo Migliaccio

Descrizione

Il Palazzo Migliaccio è uno dei pochi monumenti quattrocenteschi rimasti in piedi dopo il terremoto del 1693.

Il palazzo è stato chiuso al pubblico poiché pericolante e la parte che si affaccia sul Largo Aretusa è stata restaurata, ed appartiene ad un hotel.

Spiccano i suoi portali d’ingresso e le finestre di forma arcuata, nonché i bassorilievi e le merlatura a zigzag in pietra lavica. 

È impostata con tre arcate oblique, delle quali solo la centrale ha ancora una parte dell'originario ventaglio di conci. 

Palazzo Mergulese Montalto

Descrizione

È caratterizzato da un prospetto medievale, con pietre scure ben intagliate. 

Sul prospetto si aprono una trifora, una bifora e una semplice monofora. 

Gli archivolti della trifora sono decorati con motivi floreali, mentre la bifora offre un intaglio a spina di pesce, che sostengono due eleganti colonnine tortili con capitelli a grappa. 

Palazzo Impellizzeri

Descrizione

Il prospetto presenta una trabeazione decorata con motivi floreali e sul cornicione volti umani. Sulla pavimentazione policroma interna, si trovano gli stemmi dei casati e la lettera "G” che indica l'appartenenza ai Loggia. 

Presenta una facciata in cui si susseguono finestre e balconi dalle linee sinuose. 

La pietra da taglio ricopre le parti più importanti della facciata. L’ampio portale da accesso al piano nobile tramite una scalinata e all’ingresso sono murate due lapidi. 

Palazzo delle Poste

Descrizione

L’edificio è a corte interna, formato in pianta da due anelli concentrici, di cui quello esterno era accessibile al pubblico mentre quello interno era occupato dagli uffici che si aprivano sulla corte. 

L'esterno, rivestito in pietra calcarea locale, esprime un'aura di monumentalità enfatizzata dalle due torri angolari, dove sono contenuti gli ingressi. 

L'interno è reso nobile dall'uso degli ordini architettonici negli ambienti di collegamento, ossia atri e corridoi, mantenendo uno stile classico nelle decorazioni.

Palazzo Bongiovanni

Descrizione

La facciata del palazzo possiede un elegante portale arcuato, al cui centro reca un mascherone barocco dalle sembianze mostruose, accanto al quale vi sono finestrelle quadrangolari racchiuse da inferriate in ferro battuto. Il balcone centrale del palazzo, convesso verso l'esterno, è sostenuto da mensoloni a protomi umani, arricchito ai lati da contrafforti a spirale ed obelischi in altorilievo. Esso è racchiuso da un’inferriata bombata, sormontati da timpani circolari di tipo spezzato arricchiti da bassorilievi che raffigurano ghirlande floreali.

Chiesa di San Filippo apostolo

Descrizione

La chiesa è a croce greca e lo sviluppo piramidale nel frontone, deve la sua particolarità alla posizione centrale della cupola. 

La facciata è impostata su due ordini, di cui quello inferiore delimitato da paraste corinzie, dove il modulo centrale ha lo spazioso portale timpanato al primo ed una finestra affiancata da lesene nel secondo. Lo spazio interno, caratterizzato da una decorazione settecentesca, è a tre navate divise da pilastri poligonali e affiancati da colonne che reggono archi a tutto sesto, adornate da stucchi settecenteschi. 

Palazzo Beneventano del Bosco

Descrizione

All'ingresso del palazzo vi è un atrio composto da una volta con stucchi e da qui si aprono altri due portali che giungono all’interno del palazzo. 

Proseguendo dritti, ci si trova di fronte ad un cancello in ferro battuto, recante nella sua cima lo stemma nobiliare dei Beneventano. La pavimentazione del cortile è composto da un elaborato acciottolato bianco e nero, che disegna per terra un fantasioso tappeto di pietra.